Percorrendo via Roma (denominazione urbana della via Appia) e attraversato il moderno viale delle Vittorie, si riprende la strada che fiancheggia il canale Pio (all’incrocio delle due strade sussistono foca avanzi di ville rustiche romane); si imbocca quindi a sinistra la via Sarti, la cui sistemazione, insieme alla piazza Garibaldi ad emiciclo nel cui mezzo essa sbocca, ed alla scenografica facciata-fondale di S. Salvatore, è stata ideata nel suo complesso da Giuseppe Valadier che, nel 1794-96, aveva elaborato il progetto di questo secondo fulcro, più propriamente religioso, del Borgo a Mare. La chiesa, nelle sue forme attuali, sarà realizzata più tardi (1830) da Antonio Sarti; l’interno è a tre navate separate da filari di colonne che girano intorno all’abside, formando un deambulatorio (nella prima cappella a destra, Pietà su bozzetto del Canova).