Si percorre ora il corso Anita Garibaldi che ricalca il più antico percorso dell’Appia, asse strutturante — come decumano massimo — dell’intero insediamento; lungo la strada si affacciano ancora alcune case medioevali. Alla fine della strada sorgono due grossi torri ai due lati, superstiti strutture della medioevale Porta Maggio, antico accesso alla città, che Pio vi fece parzialmente abbattere nel 1780 (per motivi di igiene urbana) contemporaneamente alla costruzione, più avanti, della Porta Romana. Lungo il tratto di strada fra le due porte si era formato già in epoca romana un borgo, successivamente racchiuso da mura. Subito dopo i resti della Porta Maggio, a sinistra, ruderi di una casa d’epoca sillana, a destra la chiesetta del Purgatorio, che presenta in facciata le figurazioni macabre, tipiche del repertorio iconografico della controriforma cattolica.

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